Problemi di memoria? La colpa è di 'Kibra', il gene della memoria. E' la scoperta del Translational Genomics Research Institute (TGen) di Phoenix in Arizona, e dell'Università di Zurigo.
Kibra è associato alle performance mnemoniche individuali e la sua identificazione avrà un impatto cruciale nelle terapie dei disturbi di memoria, come l'Alzheimer, dichiara sulla rivista Science uno degli autori del lavoro Dietrich Stephan. La scoperta di Kibra, spiega Stephan, è stata possibile usando una tecnologia di indagine genomica di ultimissima generazione che ha permesso di analizzare una mole enorme di materiale genetico relativa a 1000 volontari sani di tutte le età.
Incrociando i dati genetici con i risultati dei test cognitivi di vario tipo cui i partecipanti sono stati sottoposti per misurare la loro memoria, spiegano i ricercatori del TGen, è venuto alla luce kibra. I ricercatori hanno scoperto che ci sono diverse versioni di kibra ed a ciascuna corrisponde una diversa capacità di memoria. E a riprova del suo ruolo nel ricordare, gli esperti hanno visto che i soggetti con le versioni di kibra più 'scadenti', sforzano di più il cervello per risolvere compiti mnemonici.
Non solo kibra è associato alle performance mnemoniche individuali ma è attivo proprio nell'ippocampo, ossia una delle sedi neurali della nostra memoria. Questo gene, concludono gli esperti, è dunque associato a variazioni individuali delle performance mnemoniche in soggetti sani e questa è un'informazione preziosa che guiderà la scoperta di nuovi promettenti rimedi per migliorare la memoria.
